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Madre Teresa di Calcutta. Il coraggio e la profezia della fragilità universale che apre il cuore dell’infinito amore di Dio

Matteo Liut martedì 5 settembre 2023
La nostra unica vera forza è la nostra fragilità, perché è attraverso le crepe della nostra finitudine che possiamo intuire l’enormità della vita che circonda e coglierla in tutti coloro che ci stanno vicino, a partire dagli ultimi, i sofferenti, gli emarginati. E fu proprio il coraggio di fare della prorpia fragilità un messaggio universale a rendere Madre Teresa di Calcutta un’icona agli occhi di tutto il mondo, una testimone di un’umanità capace delle più grandi cose accanto ai piccoli. Dietro a quella “piccola donna”, infatti, si nascondeva la forza dirompente dell’amore di Dio di Gesù Cristo, che ha scelto di condividere in tutto e per tutto, tranne il peccato, la nostra esperienza esistenziale con tutti i suoi limiti. Agnes Gonxha Bojaxiu era nata in Macedonia nel 1910 ed era entrata nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. A 19 anni si trovò in India dove emise i voti e cominciò a dedicarsi all’insegnamento. Nel 1946, mentre si trovava in treno, ebbe la sua “seconda chiamata”: avrebbe dovuto dare vita a una nuova congregazione che si dedicasse agli ultimi tra gli ultimi. Fu così che quella fragile donna portò tra le vie di Calcutta, con l’aiuto delle sue Missionarie della Carità, l’amore di Dio e la forza del Vangelo. Madre Teresa morì il 5 settembre 1997 ed è santa dal 2016. Altri santi. San Quinto di Capua, martire; beato Guglielmo Browne, martire (XVII sec.). Letture. Romano. 1Ts 5,1-6.9-11; Sal 26; Lc 4,31-37. Ambrosiano. 1Gv 1,5–2,2; Sal 102 (103); Lc 16,1-8. Bizantino. Gal 2,21-3,7; Mc 6,1-7. t.me/santoavvenire