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Pasquale Baylon. Il coraggio dell'umiltà dona la vera sapienza

Matteo Liut mercoledì 17 maggio 2017
Ci vuole coraggio e umiltà per capire la propria vocazione, comprendere come mettere a frutto i doni ricevuti e accettare il progetto che ognuno porta dentro di sé. San Pasquale Baylon visse tutta la propria vita dentro tale orizzonte e anche per questo divenne un testimone di sapienza agli occhi di coloro che lo conoscevano. Era nato il giorno di Pentecoste del 1540 in Aragona e morì nella stessa ricorrenza liturgica di 52 anni dopo. Da piccolo lavorò come pastore e coltivò la devozione all'Eucaristia: a 20 anni entrò tra i francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto ma non volle mai diventare sacerdote, non sentendosi degno. Emise i voti nel 1564 e ricoprì sempre servizi molto umili nel suo convento, come quello del portinaio. Non aveva studiato eppure a tutti era nota la sua sapienza, tanto che fu soprannominato "Serafino dell'Eucaristia".
Altri santi. Santa Giulia Salzano, fondatrice (1846-1929); beata Antonia Mesina, martire (1919-1935).
Letture. At 15,1-6; Sal 121; Gv 15,1-8.
Ambrosiano. At 15,36-16,3.8-15; Sal 99; Gv 12,20-28.