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Il Circolo degli anelli? Un modello vincente

Andrea Fagioli mercoledì 28 luglio 2021
Tra i programmi sportivi recenti, una volta tanto una piacevole sorpresa arriva dalla Rai, che in passato vantava una tradizione poi persa con la concorrenza di private e pay tv soprattutto per quanto riguarda il calcio. L'occasione, in questo caso, l'hanno offerta le Olimpiadi di Tokyo e la cosiddetta «Rete olimpica», Rai 2. Il programma in questione è Il Circolo degli anelli, in onda tutti i giorni intorno alle 21.20 dopo il Tg2 Post. Già il titolo non è male e il materiale non manca. Ogni sera si può discutere su un'intera giornata olimpica, che grazie al fuso orario si è conclusa per tempo, mentre un'altra sta per iniziare. Ma quello che funziona al di là di tutto è il format, pensato tra il serio e il faceto, e ben interpretato dalla conduttrice (Alessandra De Stefano), dagli ospiti fissi (gli olimpionici Sara Simeoni e Yuri Chechi), e da quelli occasionali (altri ex sportivi). Non è un caso che la De Stefano arrivi dal seguire il ciclismo, dove la Rai in fatto di telecronache sportive riesce ancora a dare il meglio di sé anche alternando telecronisti e commentatori. Ne abbiamo avuto prova con l'ultimo Giro d'Italia (raccontato dal veterano Francesco Pancani assieme alla debuttante Giada Borgato, ex ciclista, prima donna al commento tecnico) e con l'ultimo Tour de France (con l'altrettanto bravo Andrea De Luca affiancato da Stefano Garzelli e dallo scrittore Fabio Genovesi alle cui «incursioni» storico-letterarie, anche al Giro, è ormai impossibile rinunciare). In tutto questo alla De Stefano è affidato il non facile Processo alla tappa. Se dunque non c'erano dubbi sulle capacità della giornalista napoletana di guidare un tavolo, che ricorda in qualche modo quello di Fabio Fazio, non era scontato l'apporto competente e al tempo stesso divertente della Simeoni e di Chechi a cui si aggiunge il contributo di Diego Antonelli a caccia di curiosità sul web e sui social.