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Il candido, il maligno, il perplesso: sono studenti delle scuole di scrittura?

Alfonso Berardinelli sabato 18 maggio 2013
Vorrei suggerire a un giovane regista di spirito e di talento di fare un film sociosurreale e satirico sul futuro letterario della specie umana. Un film che vedrei ambientato bene nella Torino dei misteri e dei metodi industriali, fra Museo Egizio e Fiat, cioè in quella fabbrica di narratori italiani futuri che è già stata e sempre sarà la Scuola Holden di scrittura fondata vent'anni fa da Alessandro Baricco.Questa scuola diventerà dal prossimo ottobre la Nuova Holden, con più ramificata struttura didattica e più ampia sede nella zona di Porta Palazzo. Sui giornali l'inventivo direttore Baricco si mostra sorridente, guarda al futuro dei nuovi narratori e al proprio con ottimismo e inflessibile buon umore. Gli affari vanno bene, i giovani italiani non trovano lavoro e il nostro magister di narrativa post-postmoderna li terrà occupati a imparare come si racconta qualunque cosa in qualunque modo. Anche l'articolo che giorni fa su "Repubblica" annunciava la rinascita della scuola aveva un tocco di narratività: "Viaggio nella fabbrica dove si sfornano i narratori di domani". Si sfornano: cioè come il pane, tutti i giorni, fresco e fragrante, a tonnellate, per il nostro consumo quotidiano di storie. I narratori di domani: cioè quelli di cui non sappiamo ancora niente, chissà se sapremo qualcosa in futuro, ma che dal futuro ricavano fin da ora una virtuale autorità.Il film che suggerisco dovrebbe mostrare alcuni personaggi: un paio di insegnanti paternalisti ma camerateschi, rilassati seduttori dotati di un sorriso infrangibile. Poi due o tre allievi: uno devoto e candido (la vittima assoluta), uno malignetto e reattivo (ma addomesticabile e votato al successo) , uno orgoglioso e perplesso (ma infine refrattario). Si tratterebbe, in questo film-parabola, di mostrare come, in quale misura e se davvero è possibile avere l'istinto del narratore e insieme sottoporsi al trattamento previsto dalle scuole di scrittura. La mia opinione in proposito è un po' feroce: i migliori allievi sono quelli che dopo le prime lezioni decidono di andarsene. Infine una domanda: il famoso direttore della scuola di scrittura, nel film, che razza di libri scriveva?