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Ignazio di Antiochia. Quel viaggio in catene inno alla forza del Vangelo

Matteo Liut domenica 17 ottobre 2021
Un vescovo in catene che parla a tutta la Chiesa e invita a testimoniare la fede fino in fondo, senza sconti, indica la strada per costruire una comunità di credenti autorevole e illumina i punti fondamentali della fede: è ancora attuale l'insegnamento che ci arriva da sant'Ignazio di Antiochia. Cresciuto in ambiente pagano fu convertito al cristianesimo da san Giovanni evangelista e secondo la tradizione egli fu scelto, secondo successore di Pietro, come vescovo di Antiochia, ma durante il regno dell'imperatore Traiano fu arrestato e condannato a essere sbranato dalle belve. Venne quindi portato da Antiochia a Roma in catene, ma durante il tragitto ebbe l'occasione di inviare sette lettere ad altrettante comunità locali. Questi testi rappresentano una preziosa testimonianza che ci racconta il volto della Chiesa dei primi decenni. Ai fedeli romani, in particolare, chiese di non intervenire in suo favore, perché il martirio sarebbe stato per lui un modo per offrirsi a Dio e mostrare al mondo la grandezza del Vangelo.
Altri santi. Sant'Osea, profeta (VIII sec. a.C.); beato Pietro Casani, religioso (1572-1647).
Letture. Romano. Is 53,10-11; Sal 32; Eb 4,14-16; Mc 10,35-45.
Ambrosiano. Dedicazione del Duomo di Milano. Is 26,1-2.4.7-8;54,12-14a oppure Ap 21,9a.c-27; Sal 67 (68); 1Cor 3,9-17; Gv 10,22-30.
Bizantino. Tit 3,8-15; Lc 8,5-15.