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I vampiri della benzina

Alberto Caprotti mercoledì 11 febbraio 2015
Malgrado la mancata correzione al rialzo delle accise, l'incidenza fiscale sui carburanti ha raggiunto in gennaio l'imbarazzante quota del 68,35% del prezzo al consumo. Appena un mese prima era il 64,5%. Sul gasolio, lo Stato incassa invece “solo” il 62,75% di quanto paghiamo alla pompa.Gli automobilisti non se ne accorgono perché i listini oggi sono notevolmente più bassi rispetto allo scorso autunno. Ma il differenziale di prezzo tra l'Italia e la media europea resta considerevole: 24,1 centesimi in più al litro per la benzina – dei quali 23,8 dovuti alle maggiori imposte (accise e Iva) – e 21,7 per il gasolio. Nel caso del diesel, le maggiori tasse annullano perfino il minor costo di produzione italiano (-1,2 centesimi al litro) e pesano per 22,9 centesimi. Dracula succhiava sangue rosso, oggi i moderni vampiri di stato continuano a preferire la “verde”.