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I sostegni Iscro e Alas: i "gemelli" dell'Inps

Vittorio Spinelli martedì 22 febbraio 2022
Come Romolo e Remo, come Castore e Polluce, anche Iscro e Alas potrebbero essere una coppia di gemelli protagonisti fra le tante storie della mitologia, richiamata anche dalla loro assonanza con la lingua di Omero. In realtà l'uno e l'altro sono gli ultimi acronimi scaturiti dalla fantasia della previdenza per indicare due importanti sostegni nelle situazioni di crisi oggi aggravate dal Covid. Entrambi sono sussidi contro la disoccupazione, Alas per i lavoratori autonomi dello spettacolo e Iscro per i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell'Inps.
L'Istituto di previdenza richiama in questi giorni l'attenzione sulle due indennità, avendo rivalutato i rispettivi importi spettanti per il 2022. Per l'indennità Alas, l'importo deve essere calcolato sulla retribuzione mensile dell'interessato fino a un tetto di 1.250,87 euro. Da questo riferimento si ottiene l'importo mensile dell'indennità in ogni caso non superiore a 1.360,77 euro. Con analoga procedura viene rivalutata l'Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, da cui il ruvido acronimo Iscro. Per partite Iva, professionisti, partecipanti a studi professionali o a società semplici, il reddito da prendere a riferimento è di 8.299,76 euro (come dichiarato nell'anno che precede la presentazione della domanda). Questa indennità è liquidata al massimo per sei mesi, e inoltre non può scendere sotto 254,75 euro né essere superiore a 815,20 euro. Per il finanziamento di questo sussidio la legge di bilancio 2020 ha imposto un aumento della contribuzione nella Gestione Separata. I professionisti versano quindi il 26,23%. L'Inps precisa che per il prossimo acconto Irpef dei professionisti per il 2022 si deve calcolare applicando le nuove aliquote in vigore per il 2022 (circ. 25/22).
Con Iscro e con Alas l'Inps ha rivalutato (circ. 26 del 16 febbraio) anche l'intero bouquet dei trattamenti di assistenza per i diversi settori lavorativi, indicando i nuovi importi massimi per il 2022 (le indennità Naspi e DisColl a 1.360,77 euro – la disoccupazione agricola a 1.199,72 euro – la Cassa integrazione ordinaria a 1.222,51 euro – la Cassa per gli edili a 1.467,01 euro, oltre agli assegni emergenziali per i Fondi credito e del credito cooperativo).