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Eliseo. I segni prodigiosi del successore di Elia

Matteo Liut venerdì 14 giugno 2013
Il profeta è un uomo deciso, uno che segue la verità senza sconti e sa testimoniarla agli altri, uno che entra nella vita delle persone e la mette sottosopra in nome dell'amore autentico. E proprio questi furono i tratti di Eliseo, profeta vissuto tra il IX e l'VIII secolo prima di Cristo. La sua opera tra il popolo di Israele è costellata da segni prodigiosi, resi possibili dall'eredità ricevuta dal profeta Elia, che l'aveva scelto come suo successore. Stendendo il mantello del maestro, infatti, Eliseo divise le acque del Giordano, rese potabile l'acqua di Gerico, riportò in vita il figlio della sunamita che lo ospitava, moltiplicò i pani sfamando un centinaio di persone. Morì intorno al 790 senza lasciare scritti.Altri santi. Valerio e Rufino, martiri (IV sec.); Metodio, patriarca di Costantinopoli (IX sec.). Letture. 2 Cor 4,7-15; Sal 115; Mt 5,27-32. Ambrosiano. Nm 28,1-8; Sal 140; Lc 6,20a.36-38.