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I marittimi imbarcano la «cassa»

Vittorio Spinelli martedì 10 marzo 2009
La cassa integrazione in soccorso al settore della pesca. Il sussidio straordinario, varato dal Governo in risposta alla crisi del comparto, può contare su un fondo di 10 milioni di euro che l'Inps impiegherà sotto forma di indennità mensile al personale occupato nelle attività della pesca. I beneficiari della nuova cassa integrazione sono i marittimi, ma anche gli amministrativi, purché imbarcati come dipendenti di imprese di pesca oppure soci lavoratori. Sono indennizzabili i periodi di sospensione dal lavoro verificatisi dopo il 25 settembre 2008 (data dell'accordo governativo) e per una durata massima, per ogni marittimo, pari alle giornate retribuite nell'anno precedente. L'indennità della cassa non è cumulabile con altre forme di sostegno del reddito per una stessa giornata.
L'Inps e le Direzioni Marittime delle Regioni costiere sono impegnati a stipulare, nei prossimi giorni, accordi locali di attuazione per le singole marinerie, allo scopo di favorire una distribuzione uniforme delle risorse disponibili, in proporzione al numero dei marittimi potenzialmente interessati.
Nuovo contratto. Per beneficiare della cassa integrazione, è richiesto inoltre che le imprese armatrici applichino ai propri dipendenti il contratto collettivo di lavoro stipulato con i sindacati nel 2005. La parte economica del contratto nazionale è stata rinnovata da alcuni giorni, con effetti fino al 31 dicembre 2010. L'accordo prevede a regime un aumento medio della retribuzione di 176 euro. Migliorate anche le tutele assicurative: il risarcimento massimo per gli infortuni salirà nel 2010 da 36.200 a 50.000 euro e, in caso di decesso, da 25.900 a 50.000 euro. Gli indennizzi potranno essere richiesti direttamente al Fondo assistenza di categoria (Fanimar) anche per gli eventi per i quali è previsto il ritiro definitivo del libretto di navigazione.
Pescatori autonomi. Previdenza aggiornata anche per i pescatori autonomi, associati e non associati in cooperative di pesca. I contributi dovuti all'Inps, entro il giorno 16 di ogni mese, sono agganciati al salario convenzionale dei pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa (legge n. 250 del 1958). La retribuzione convenzionale è stata fissata per il 2009 in 604 euro mensili; ne consegue che il nuovo contributo mensile è stabilito in 85,22 euro. Le modalità di pagamento saranno comunicate nei prossimi giorni dall'Inps. Il modello F24 personalizzato non sarà inviato ai pescatori autonomi titolari di partita Iva.
Anche per il 2009 i pescatori autonomi possono beneficiare dello stesso sgravio contributivo stabilito sin dal 1998 per le imprese che esercitano la pesca costiera e la pesca nelle acque interne e lagunari. Lo sgravio consiste nell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali fino all'80% dell'ammontare stabilito. Pertanto, il contributo mensile, al netto dello sgravio, scende a 17,04 euro mensili.