Rubriche

I Fioretti di san Francesco in musica sulle note di Frescobaldi e Nino Rota

Andrea Milanesi domenica 9 ottobre 2005
«Quando la dolcissima melodia dello spirito gli ferveva nel petto, si manifestava all'esterno con parole francesi e la vena dell'ispirazione divina, che il suo orecchio percepiva furtivamente, traboccava in giubilo alla maniera giullaresca»: non esiste biografia su san Francesco - come testimonia questa fedele "cronaca diretta" di Tommaso da Celano - che non si soffermi almeno per qualche paragrafo sul profondo e indissolubile legame che il Poverello di Assisi ha sempre intrattenuto con la musica. Cresciuto tra giostre e tornei, tra le ballate d'amore dei trovatori provenzali e gli stornelli del Calendimaggio assisiate, con le sue laudi e le sue preghiere Francesco, in compagnia dei suoi frati ioculatores Domini, percorreva le strade glorificando Dio con canti gioiosi, ritenuti strumenti privilegiati per avvicinare al Signore il maggior numero possibile di fedeli. A tale unica e irripetibile sintesi tra note e parole si ispira il cd intitolato I Fioretti di San Francesco (pubblicato da Tactus e distribuito da Fenice), che attinge appunto dallo straordinario patrimonio di testimonianze coeve riguardanti la vita e le opere del Santo. La voce recitante di Arnoldo Foà, calda e coinvolgente, ci introduce nell'universo dei "miracoli ed esempli devoti" francescani, mentre, riferendosi al repertorio per tastiera di autori come Girolamo Frescobaldi e Domenico Zipoli, l'organista Giorgio Fabbri circonda con il suono mistico del suo strumento le storie del miracolo del lupo di Gubbio e della predica agli uccelli, della disquisizione sulla "perfetta letizia" con frate Leone e della visita a Siena con frate Masseo. Completa il programma del disco la straordinaria testimonianza storica, artistica e spirituale del Cantico delle Creature, considerato la prima opera poetica della letteratura italiana e da subito circolato sotto forma di laude cantata, come dimostra la presenza dei righi musicali (purtroppo rimasti privi di notazione) in un antico codice medievale. L'immedesimata lettura di Foà viene accompagnata dalla sobria trascrizione organistica che Nino Rota ha elaborato sull'inno Ave Maris Stella: mirabile e toccante traduzione in musica di quella semplicità di cuore che sta al centro del messaggio francescano.