I cristiani in Rete e l'epidemia: giornata del malato di coronavirus
Durante l'omelia della Messa celebrata domenica all'ospedale di Cona l'arcivescovo di Ferrara Gian Carlo Perego, ripreso da Faro di Roma ( bit.ly/2HqY6EZ ), ha fatto riferimento all'«emergenza sanitaria che coinvolge il mondo», sottolineando «come dalla sofferenza, dalla malattia, soprattutto se sconosciuta o in mancanza di cure, emerga immediatamente la paura, il senso di impotenza». Infine, Giorgio Bernardelli, sul blog Vino Nuovo ( bit.ly/2SjcTaX ), ha suggerito di cogliere «le provocazioni del coronavirus per interrogarci su quale sia uno sguardo davvero cristiano davanti a un evento come l'epidemia». Ricordando, attraverso le «generazioni di santi che hanno donato la propria vita tra gli ammalati di peste, di tifo o di tubercolosi», che «non sta nella quarantena la salvezza dell'uomo», ma che «a custodirci davvero sarà sempre e soltanto la cura di chi sceglie di chinarsi sulle piaghe del fratello».