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A. Ildefonso Schuster. Guida ferma e saggia per i fedeli ambrosiani

Matteo Liut venerdì 30 agosto 2013
Monaco e pastore, studioso della storia e difensore della città di cui era arcivescovo davanti a una delle più grandi minacce del XX secolo, la guerra. È così che si può ricordare il beato Alfredo Ildefonso Schuster, che guidò la comunità ambrosiana dal 1929 al 1954. Nato a Roma nel 1880, divenne monaco benedettino nel 1900 e sacerdote nel 1904. Dopo diversi incarichi nel suo Ordine, nel 1918 divenne abate di San Paolo fuori le Mura. Appassionato dell'archeologia, dell'arte sacra, della storia monastica e liturgica, nell'estate del 1929 venne nominato arcivescovo di Milano e cardinale. Guidò la comunità lombarda con fermezza e saggezza fino alla morte, avvenuta nel 1954 nel Seminario di Venegono fatto costruire da lui.Altri santi. Santi Felice e Adautto, martiri (III-IV sec.); beato Giovanni Giovenale Ancina, vescovo (1545-1604). Letture. 1 Ts 4,1-8; Sal 96; Mt 25,1-13. Ambrosiano. 2 Mac 12, 38-46; Sal 102; Gv 1,35-42.