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Giacomo DOnofrio. Grosseto, no a sprechi e aiuto ai più bisognosi

AA. VV. domenica 19 luglio 2015
Se la "cultura dello scarto", sulla quale papa Francesco mette continuamente in guardia, è diventata a tal punto diffusa da farci dimenticare quanto la terra, coi suoi cicli e le sue colture, sia la "madre" per tutti gli uomini, occorre che siano gli uomini, con azioni concrete, a ribaltare la logica che lascia troppi ai margini e "spreme" la natura. Un piccolo seme è stato gettato a Grosseto con la firma del protocollo d'intesa tra Coldiretti e Caritas diocesana: l'obiettivo è educare alla cultura del dono (condividere per moltiplicare) come "scelta preferenziale". L'iniziativa, avviata anche a Pisa, sancisce un vero patto in favore dei poveri, facendo del cibo non solo un mezzo di sostentamento, ma anche uno elemento di relazione.Coldiretti si impegna ad individuare aziende che si possano impegnare fattivamente nella lotta allo spreco attraverso la ridistribuzione delle eccedenze dei mercati a km zero da mettere a disposizione di Caritas per la mensa, dove quotidianamente viene servito un pasto a non meno di 70 persone. La collaborazione si estenderà anche all'Emporio della solidarietà, grazie ad aziende che doneranno o venderanno a prezzi calmierati vari alimenti, così da rifornire di prodotti il market, dove oltre 100 famiglie indigenti hanno la possibilità di fare gratuitamente la spesa.Il vescovo Rodolfo Cetoloni, richiamando l'enciclica "Laudato si'", ha sottolineato come «non ci può essere vera ecologia se non è integrale, se cioè non tiene conto delle persone e tra loro dei più poveri: solo così potremo non andare contro l'uomo».