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Gregorio Magno. La sua opera, fondamento per la pastorale e la liturgia

Matteo Liut giovedì 3 settembre 2020
Pastorale, missione e liturgia: nessuna di queste tre dimensioni può esistere separata dalle altre nella vita della Chiesa, perché il Vangelo chiede di essere trasformato in azioni concrete, annunciato al mondo e celebrato ogni giorno. Questi tre fari di tutti i credenti furono i pilastri su cui si resse l'intera opera di san Gregorio Magno, Papa e dottore della Chiesa. La sua opera pastorale, teologica, missionaria e caritativa ha dato forma alla Chiesa, rendendola capace di dialogare con il proprio tempo in ogni epoca. Era nato attorno al 540 da una famiglia senatoriale; scelto come prefetto di Roma, preferì la vita monastica. Fu Pontefice dal 3 settembre 590 al 12 marzo 604: nonostante la salute fragile, seppe amministrare con saggezza e determinazione. A lui si deve il nucleo di quello che diventerà il Messale Romano.
Altri santi. San Crodegango di Seez, vescovo (VIII sec.); beata Brigida di Gesù Morello, religiosa (1610-1679).
Letture. 1Cor 3,18-23; Sal 23; Lc 5,1-11.
Ambrosiano. 1Pt 2,4-12; Sal 117 (118); Lc 16,16-18.