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Gregorio Giovanni Barbarigo. Un cardinale saggio al servizio degli ultimi

Matteo Liut venerdì 18 giugno 2021
Un pastore in mezzo alla gente, capace di trasformare la porpora in uno strumento di servizio a tutti, specie a quella bisognosa. San Gregorio Giovanni Barbarigo è l'esempio di un uomo che ha saputo testimoniare la fede piegandosi sulle ferite dell'umanità, amando la Chiesa, guidando con saggezza il clero. Era nato a Venezia nel 1625 e aveva conosciuto in Germania il futuro Alessandro VII, che poi lo avrebbe chiamato a Roma per organizzare l'aiuto agli appestati nel 1657. Un anno dopo il Papa lo volle vescovo di Bergamo e nel 1660 lo creò cardinale. Nel suo ministero si ispirò all'esempio di Carlo Borromeo: camminava con il suo popolo e avviò diverse riforme. Nel 1664 divenne vescovo di Padova, dove curò in particolare il Seminario e la formazione dei preti. «Mangia con la servitù e non lascia mai d'insegnare la dottrina cristiana, di fare missioni e assistenza a' moribondi», raccontava un testimone. Morì nel 1697; è santo dal 1960.
Altri santi. San Calogero, eremita (V-VI sec.); beata Osanna Andreasi da Mantova, vergine (1449-1505).
Letture. Romano. 2Cor 11,18.21-30; Sal 33; Mt 6,19-23.
Ambrosiano. 2Cor 11,18.21-30; Sal 33; Mt 6,19-23.
Bizantino. Rm 11,25-36; Mt 12,1-8.