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Gli assegni spettano al coniuge

Vittorio Spinelli martedì 25 gennaio 2005
Fisco e previdenza rimescolano le carte sui trattamenti di famiglia. Il bonus di 1000 euro per i figli nati dopo il primo, di cui hanno potuto beneficiare 220 mila famiglie, è valido solo per le nascite e le adozioni avvenute entro il 31 dicembre 2004. Scompare quindi dal 1° gennaio 2005 ed è sostituito da una serie di sconti (deduzioni dal reddito imponibile) rapportati alla composizione della famiglia e ai redditi dei suoi componenti. La riforma fiscale lascia tuttavia invariato il limite di 2.840,51 euro per essere considerati a carico del contribuente. La legge finanziaria 2005 (comma 559) sconvolge anche la materia degli assegni familiari, con una novità introdotta all'ultima ora: a partire dal primo stipendio del 2005, l'assegno per il nucleo familiare è pagato direttamente al coniuge del lavoratore o della lavoratrice. Restano immutate tutte le altre regole per ottenere gli assegni familiari. Il pagamento diretto dell'assegno interessa i lavoratori dipendenti, i disoccupati con indennità, i cassintegrati, i lavoratori in mobilità, i co.co.co puri, i pensionati non appartenenti alle categorie autonome, i soci di cooperative ecc. Poiché l'assegno per il nucleo familiare (Anf) è una prestazione unica, il pagamento comprenderà tutte le varie quote che si riferiscono ai membri della famiglia (coniuge, figli minori, parenti inabili ecc.). Un prossimo decreto ministeriale dovrà spiegare nei dettagli l'attuazione della novità, che si presenta molto complessa e tra l'altro molto costosa per chi dovrà effettuare i pagamenti. Si sta valutando se affidare le operazioni al datore di lavoro (con ulteriori costi amministrativi) oppure alle Poste (con un'apposita card) o allo stesso Inps. L'Istituto di previdenza non è però in grado di adeguare in breve tempo il sistema dei pagamenti, che interessa circa 4 milioni di beneficiari. L'onere aggiuntivo per l'ente (spedizioni al coniuge ecc.) ammonta a circa 60 milioni di euro. Non va escluso che, a causa di queste complicazioni, la materia subisca qualche modifica di rilievo. Assegni del Comune. Gli assegni familiari possono essere cumulati con l'assegno familiare del Comune, previsto come sostegno alle famiglie numerose (nuclei familiari in cui siano compresi almeno tre figli, tutti di età inferiore a 18 anni). L'assegno, riferito all'anno 2004, va richiesto al Comune di residenza entro il prossimo 31 gennaio. Il suo importo è di 116,06 euro mensili per tredici mensilità, pari a 1.508,78 euro per l'intero anno. è rilevante la situazione economica (Ise) in cui versa il nucleo familiare, che non coincide necessariamente con i soli redditi Irpef, e che va valutata con il «riccometro». L'assegno è pagato per intero se non si supera il valore di 20.891,60 euro, in caso contrario è di importo ridotto, fino a raggiungere la soglia indicata. L'assegno comunale è pagato dall'Inps a semestri posticipati, entro il 15 luglio ed il successivo 15 gennaio.