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Giovanni di Dio. La "follia" dell'amore di Dio vissuta accanto ai malati

Matteo Liut domenica 8 marzo 2020
L'amore di Dio è pazzia agli occhi del mondo, ma è proprio questo amore folle che si fa presente là dove si esprimono le imperfezioni del mondo, nelle fragilità e nelle malattie. Ecco perché un santo come Giovanni di Dio non poteva che essere preso per pazzo dai propri contemporanei. Nato a Lisbona nel 1495 Juan Ciudad fuggì di casa all'età di 8 anni, fece il pastore in Spagna e poi a 27 anni intraprese la carriera militare. Dopo aver lasciato le armi aprì una libreria a Granada, dove un giornò, a 43 anni, gli capitò di ascoltare una predica di Giovanni d'Avila. Folgorato, lasciò ogni cosa e si mise a predicare lungo le strade, finendo per essere indicato come matto e quindi rinchiuso. In quel frangente, in mezzo alla sofferenza umana, comprese di essere chiamato a portare speranza ai malati: era il seme dei suoi Fratelli Ospedalieri, i Fatebenefratelli. Il fondatore morì nel 1550.
Altri santi. San Probino di Como, vescovo (IV-V sec.); san Senano, abate (VI sec.).
Letture. Gen 12,1-4; Sal 32; 2Tm 1,8-10; Mt 17,1-9.
Ambrosiano. Es 20,2-24; Sal 18 (19); Ef 1,15-23; Gv 4,5-42.