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Giovani avvocati, iscrizione on line alla previdenza forense

Vittorio Spinelli martedì 11 settembre 2018
La Cassa Forense offre ai giovani avvocati iscritti nel Registro dei praticanti l'opportunità di anticipare, in via facoltativa, l'assicurazione previdenziale di categoria. Il Regolamento della Cassa stabilisce che la richiesta può riguardare tutti gli anni del praticantato, a partire già da quello in cui è stato conseguito il diploma di laurea. A patto che durante il tirocinio l'interessato non abbia svolto, nel corso del singolo anno, un contemporaneo lavoro come dipendente per più di sei mesi. La Cassa forense richiede però che i contributi complessivamente dovuti siano pagati entro sei mesi dall'accettazione della domanda oppure a rate in tre anni. Ed anche per l'iscrizione facoltativa – comunica ora la Cassa – è stata attivata una procedura on line che consente ai praticanti avvocati di compilare ed inviare direttamente la domanda.
In alternativa a questa opportunità gli interessati hanno la possibilità di riscattare ai fini pensionistici lo stesso praticantato, in qualsiasi tempo dopo l'inizio dell'assicurazione obbligatoria, ma con un onere economico decisamente superiore. Iscrizione facoltativa e riscatto non sono cumulabili tra loro perché qualsiasi tipo di riscatto richiede la totale assenza di contribuzione nel periodo da riscattare.
L'iscrizione facoltativa per i tirocinanti va incontro all'elevato numero di accessi alla professione forense che la Cassa sta registrando da diversi anni e che ha portato l'incidenza di avvocati sulla popolazione italiana da 1,5 ogni mille abitanti nel 1995 a 4 avvocati ogni mille abitanti nel 2017, con rilevanti picchi nelle regioni del Sud. Una tendenza che potrebbe essere rallentata da una novità della legge forense n. 247/2012 e regolata da un recente decreto, che introduce dal prossimo 28 settembre per i nuovi tirocinanti l'obbligo di frequentare appositi corsi di formazione, per almeno 18 mesi di durata e per complessive 160 ore, prima di sostenere l'esame di Stato per la professione.
Nel futuro di tutti i nuovi avvocati si profila, in lontananza, una pensione di vecchiaia liquidata esclusivamente col sistema contributivo che calcola l'importo degli assegni attraverso coefficienti di trasformazione dei contributi. La scorsa settimana è stata approvata dai Ministeri vigilanti la delibera n. 200 con la quale il Consiglio della Cassa forense ha aggiornato i coefficienti relativi alle età anagrafiche fino ad 80 anni. Quanto all'età per la pensione, salvo riforme del settore, sarà richiesto il compimento di 70 anni e contributi da un minimo di 5 fino a 35 anni. Per la pensione col cumulo gratuito valgono invece 70 di età e almeno 20 di contributi.