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Giornalisti, la riforma in stallo

Vittorio Spinelli martedì 21 settembre 2010
Segnano il passo le nuove regole della Gestione separata dell'Inpgi, obbligatoria per chi svolge attività giornalistica in forma autonoma, anche se occasionale.
Una piccola ma rilevante riforma che porterà Inpgi 2 a superare l'omologa Gestione separata Inps per i collaboratori, con grandi vantaggi per i giornalisti interessati. Il provvedimento, regolato da due distinte delibere del Comitato amministratore di Inpgi 2, è in attesa, da oltre sei mesi, dell'approvazione dei Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia). Due gli obiettivi dell'Istituto che contribuiranno a razionalizzare l'impianto previdenziale della Gestione: a) l'esenzione dai contributi quando i redditi professionali sono inferiori ai 3.000 euro annui, b) la restituzione dei contributi per chi, raggiunti i 65 anni, avrà maturato una pensione irrisoria. Le stime attuali fanno intravedere una pensione che per molti non riesce a superare i 200 euro lordi l'anno.
Due misure particolarmente innovative ed allettanti per il mondo giornalistico, che, quando approvate, faranno sicuramente da battistrada per altri settori delle libere professioni. Proprio per questo non è scontata l'approvazione ministeriale, quanto meno nel testo varato dal Comitato di Inpgi 2.
Esenzione. L'esenzione dall'obbligo di versare i contributi è riservata ai giornalisti liberi professionisti, con o senza partita Iva, ma non ai giornalisti co.co.co. In caso di superamento del tetto dei 3.000 euro, i contributi devono essere versati sull'intero reddito annuale percepito. Per l'Inps invece sono esentati gli autonomi occasionali sotto i 5.000 euro. Sono circa 8.000 i giornalisti potenzialmente interessati sul complesso dei 26 mila iscritti a Inpgi 2.
Rimborso contributi. La restituzione dei contributi potrà avvenire, a richiesta, quando sono stati versati più di 5 anni, ma il montante dei contributi, utile per il calcolo della pensione, non avrà superato i 18 mila euro. Già oggi è prevista una forma di restituzione contributiva, ma solo per chi, pur avendo superato l'età dei 65 anni, non ha raggiunto il minimo di 5 anni di versamenti, indipendentemente dall'ammontare dei contributi versati.
La restituzione dei contributi è il sogno di moltissimi assicurati dell'Inps che, malgrado le possibilità di cumulare altri versamenti o di pagare contributi volontari, preferirebbero il rimborso. Più volte, invece, la Cassazione ha ribadito che i contributi obbligatori per i dipendenti e gli autonomi restano definitivamente nelle casse previdenziali, a garanzia della solidarietà sociale che sostiene il sistema previdenziale.
Contributi minimi. I giornalisti iscritti alla Gestione Inpgi 2 sono tenuti al versamento dei contributi minimi per il 2010 entro il prossimo 30 settembre. Da questo appuntamento sono esclusi i giornalisti che abbiano svolto la loro attività esclusivamente come collaboratori coordinati e continuativi, per i quali i versamenti sono interamente a carico del committente.