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Gaudenzio di Brescia. Una porta aperta per i propri fedeli verso il cuore di Dio

Matteo Liut venerdì 25 ottobre 2019
Quando un pastore sa mettere la propria parola al servizio della potenza del Vangelo diventa una porta aperta per i propri fedeli verso il cuore di Dio. Così fu per san Gaudenzio, ottavo vescovo di Brescia, che fu maestro nella predicazione, come dimostrano gli otto Sermoni trascritti su richiesta dei suoi stessi uditori. La biografia è incerta, ma conosciamo la sua ritrosia ad accettare la cattedra episcopale, vinta solo dall'insistenza dei bresciani, che lo volevano successore di Filastrio. Quando venne eletto si trovava in Terra Santa assieme a una delegazione inviata dal Papa, così quando rientrò portò con sé delle reliquie, destinate a diventare il cuore della basilica che lui intitolò al "Concilio dei Santi". Accettò il ministero episcopale anche grazie all'intervento di sant'Ambrogio, che lo ordinò nel 390. Morì tra il 411 e il 412.
Altri santi. San Miniato di Firenze, martire (III sec.); beato Carlo Gnocchi, sacerdote (1902-1956).
Letture. Rm 7,18-25; Sal 118; Lc 12,54-59.
Ambrosiano. Ap 1,10;3,14-22; Sal 14 (15); Lc 8,1-3.