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Galdino. Ricostruì la città distrutta ripartendo dai poveri

Matteo Liut sabato 18 aprile 2020
Sulle macerie è possibile ricostruire la speranza e dare un futuro alla società: un’opera per la quale il Vangelo è una preziosa risorsa, che ci ricorda di ripartire sempre dai poveri e dagli ultimi. In questa prospettiva visse san Galdino, arcivescovo di Milano, che si trovò a guidare la comunità ambrosiana in un tempo di divisioni, guerre e distruzione. Nato forse nel 1096 a Milano, nel 1160 divenne arcidiacono della Cattedrale accanto al vescovo Oberto, e nel 1162 assistette alla distruzione della città da parte di Federico Barbarossa. Nel 1165 Alessandro III lo creò cardinale e nominò arcivescovo di Milano. Da pastore si dedicò alla ricostruzione e alla cura dei poveri, facendosi aiutare nel restauro della Cattedrale dalle donne milanesi che donarono i loro gioielli. Agli amministratori diceva: “Voi siete qui solo per servire i poveri”. Morì nel 1176. Altri santi. Beato Luca Passi, sacerdote (1789–1866); beata Savina Petrilli, fondatrice (1851–1923). Letture. At 3,12b–16; Sal 64 (65); 1Tm 2,1–7; Gv 21,1–14. Ambrosiano. At 3,12b–16; Sal 64 (65); 1Tm 2,1–7; Gv 21,1–14.