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Leopoldo Mandic. Frate confessore, volto della misericordia di Dio

Matteo Liut sabato 30 luglio 2016
Agli occhi del mondo san Leopoldo Mandic appariva come un "ultimo tra gli ultimi", destinato all'insuccesso, perché curvo, fragile, malfermo di salute. Eppure questo religioso fu un formidabile strumento della misericordia di Dio in mezzo agli uomini. Per questo è stato scelto come testimone del Giubileo voluto quest'anno da papa Francesco. Nato il 12 maggio 1866 a Castelnuovo, nella Dalmazia meridionale, Mandic a sedici anni entrò tra i Cappuccini di Venezia. Piccolo di statura e gracile, diventò confessore soprattutto di altri sacerdoti, servizio che dal 1906 compì a Padova. La sua mitezza e la capacità di toccare i cuori dei peccatori gli valse un profondo affetto da parte dei fedeli. Morì nel 1942 ed è santo dal 1983. Altri santi. San Pietro Crisologo, vescovo e dottore della Chiesa (380-450); santa Godeleva, martire (1050-1070). Letture. Ger 26,11-16.24; Sal 68; Mt 14,1-12.Ambrosiano. Dt 4,9-20; Sal 98; Col 1,21-23; Lc 13,23-30 / Gv 20, 24-29.