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Francesco De Geronimo. Nel cuore di Napoli accanto agli ultimi

Matteo Liut martedì 11 maggio 2021
Portare il Vangelo là dove l'umanità soffre e vive nella disperazione, perché Dio non abbandona nessuno, nemmeno coloro che agli occhi del mondo appaiono come ultimi, peccatori, emarginati. Fu proprio in mezzo a coloro che vivevano ai margini che operò san Francesco De Geronimo, autentico maestro di fede e di carità nel cuore della Napoli del XVII e XVIII secolo. Nato nel 1642 a Grottaglie (Taranto) in una famiglia benestante, fu affidato da giovane ai padri Teatini, grazie ai quali ebbe la possibilità di compiere i primi studi e di partecipare alle loro missioni popolati. Continuò poi il proprio cammino tra i Gesuiti. Nel 1665 andò a Napoli, dove studiò diritto e teologia; l'anno seguente fu ordinato sacerdote. Infine, nel 1672 pronunciò a Lecce i primi voti. Nel 1682 fece la professione solenne a Napoli, che fu per lui il principale campo di apostolato: si dedicò alle missioni popolari, predicando anche in mezzo alle prostitute o portando il messaggio di Cristo ai carcerati, ai portuali, agli ammalati. In 40 anni di attività entrò nel cuore del popolo. Morì nel 1716 ed è santo dal 1839.
Altri santi. Sant'Antimo, martire (III sec.); san Matteo Le Van Gam, martire (1813-1847).
Letture. Romano. At 16,22-34; Sal 137; Gv 16,5-11.
Ambrosiano. At 19,21-20,1b; Sal 148; Gv 14,1-6.
Bizantino. Atti 17,19-28a; Gv 12,19-36.