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Antonino Fantosati. Francescano e vescovo versò il sangue in Cina

Matteo Liut sabato 7 luglio 2018
Dare tutto e ricevere la morte: non è solo la storia di Cristo ma quello che accade a ogni cristiano chiamato a testimoniare l'amore di Dio al mondo, soprattutto in mezzo a coloro che non l'hanno conosciuto. Accadde così a sant'Antonino Fantosati, francescano e vescovo che versò il proprio sangue in Cina. Era nato a Trevi nel 1842 e a 16 anni era entrato nel convento francescano della Spineta a Todi. Fu ordinato prete nel 1865 e due anni dopo si unì a un gruppo di religiosi – fra cui padre Elia Facchini, che morirà martire due giorni dopo di lui – in partenza verso la Cina. Era di carattere timido ma una volta giunto in Cina fece di tutto per inserirsi nella cultura locale. Nel 1889 venne scelto come vicario apostolico dell'Hu-nan Meridionale. Vittima di continue persecuzioni, fu ucciso il 7 luglio 1900 dalla folla aizzata dai “boxers”.
Altri santi. Beato Benedetto XI, papa (1240-1304); beato Pietro To Rot, martire (1912-19456).
Letture. Am 9,11-15; Sal 84; Mt 9,14-17.
Ambrosiano. Nm 3,5-13; Sal 94; Eb 7,23-28; Lc 22,24-30a / Gv 20,11-18.