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Fisco, gli aiuti per i sacerdoti

Vittorio Spinelli giovedì 14 aprile 2005
In vista della prossima denuncia dei redditi relativa al 2004, i sacerdoti italiani e stranieri a servizio delle diocesi italiane possono contare su due "aiuti" di consolidata esperienza. Premesso che tutti i sacerdoti sono liberi di provvedere in piena autonomia alla propria dichiarazione dei redditi, coloro che invece intendono avvalersi dell'assistenza fiscale offerta dall'Istituto centrale per il sostentamento del clero, dovranno consegnare il rispettivo modello 730 all'Istituto diocesano che gestisce la propria posizione nell'ambito del sistema di sostentamento o in quello di previdenza integrativa. Il 730 dovrà essere consegnato entro il prossimo 30 aprile, accompagnato dalla busta contenente la scheda per la scelta della destinazione dell'otto per mille dell'Irpef. La scadenza del 30 aprile riguarda anche i sacerdoti che in precedenza, cioè nell'anno 2004 per i redditi 2003, non si sono avvalsi dell'assistenza dell'Istituto Centrale ma che l'hanno richiesta lo scorso mese di gennaio. Al 730/2005 sono interessati i sacerdoti che per tutto il 2004, oppure solo in alcuni mesi, abbiano conseguito redditi (remunerazioni da enti ecclesiastici, integrazioni e assegni di previdenza) nell'ambito dei sistemi di sostentamento o di previdenza integrativa, purché gli stessi sacerdoti risultino ancora inseriti in uno dei due sistemi nel momento in cui consegnano il modello 730. Con riguardo ai modelli pervenuti, l'Istituto Centrale può eseguire, come prevede la legge, soltanto controlli di tipo formale dei dati sottostanti, essendo esclusa, in linea di massima, la correzione di eventuali errori di merito. All'Istituto compete invece il calcolo dell'imposta dovuta per il 2004 (comprese le eventuali prima e seconda rata di acconto per l'anno 2005) e la presentazione della dichiarazione dei redditi. In sostanza, l'assistenza dell'ente per il sostentamento non può riguardare la effettiva compilazione del modello 730; questa spetta invece al sacerdote, che assume così la responsabilità di aver indicato dati esatti e corrispondenti al vero. Faci. Un secondo "aiuto" fiscale a disposizione dei sacerdoti è offerto dalla Faci, la Federazione delle associazioni del clero. Mentre l'Istituto centrale per il sostentamento opera sulle dichiarazioni dei redditi quale sostituto d'imposta, la Faci agisce come uno dei numerosi Centri autorizzati di assistenza fiscale dei lavoratori dipendenti. Il Centro della Faci è dedicato specificamente ai ministri di culto. Utilizzando, a proprio giudizio, questo canale, i sacerdoti ottengono in modo totalmente gratuito la certificazione della dichiarazione fiscale (modello 730) e, nello stesso tempo, concorrono ad un potenziamento della Federazione, a vantaggio del clero italiano. Sacerdoti pensionati. Per i sacerdoti titolari di più pensioni (in genere Inpdap e Fondo Clero), l'Irpef è applicata dai rispettivi enti previdenziali in misura proporzionale agli importi delle singole pensioni.