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Epico e corale, Belohlávek esalta lo Stabat Mater di Dvorák

Andrea Milanesi venerdì 14 luglio 2017
C'è un'orchestra di chiara fama – la Czech Philharmonic – e un quartetto di cantanti solisti di tutto rispetto – formato dal soprano Eri Nakamura, dal mezzosoprano Elisabeth Kulman, dal tenore Michael Spyres e dal basso Jongmin Park – ma la grande protagonista dell'incisione dello Stabat Mater op. 58 di Antonín Dvorák (1841-1904) diretta dal compianto Jirí Belohlávek è la compagine del Prague Philharmonic Choir.
È il cuore, l'anima, la vox populi di una partitura davvero “corale”, il cui nucleo emotivo risiede nella messinscena del dolore straziante provato dalla Madonna di fronte a Gesù morente, che il compositore ceco decide però di aprire totalmente alla condivisione e all'immedesimazione degli ascoltatori, portandoli appunto ai piedi della croce “dum pendebat Filium” con le loro trepide domande che nascono spontaneamente davanti al mistero che si consuma sul Monte Calvario.
Si tratta di una pagina di portata epica e colossale, sintesi assoluta tra dimensione drammatica e consolatoria, che Belohlávek – scomparso lo scorso 31 maggio – ha sublimato con un'interpretazione di grande spessore e profondità.
Nel coro trova infatti origine la dimensione collettiva e universale con cui il direttore investe la lettura del capolavoro sacro di Dvorák sin dal movimento iniziale, che si apre come un solenne levar di tela, scandito da tempi lenti e calibrati; è l'inizio di un lungo percorso di riflessione e contemplazione, al termine del quale, oltre un'ora più tardi, l'Amen finale suggella il punto di arrivo definitivo; passando attraverso brani come il brahmsiano “Fac me vere tecum flere” o il duetto “Fac ut portem Christi mortem”, ma soprattutto “Fac ut ardeat cor meum”, dove emerge con evidenza la struggente invocazione rivolta alla Vergine e intonata dal basso (“Permetti che il mio cuore si infiammi nell'amore per Cristo Dio”) a cui il coro replica in crescendo: “Santa Madre, fa' in modo che le piaghe del crocifisso siano impresse profondamente nel mio cuore”.


Antonín Dvorák
Stabat Mater
Jirí Belohlávek
Decca. 2 Cd. Euro 19,00