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Enti religiosi, assunzioni agevolate con l'esonero dall'Inps

Vittorio Spinelli giovedì 15 marzo 2018
Spetta anche agli enti ecclesiastici l'esonero dai contributi Inps previsto dalla legge di bilancio 2018 per favorire l'occupazione giovanile. Il beneficio ha carattere strutturale e si applica a tutti i datori di lavoro privati, imprenditori e non imprenditori, che operano in ogni settore economico e in qualsiasi località. Tra i datori di lavoro l'Inps include (circ. 40/2018) gli enti ecclesiastici, gli enti morali, le ex Ipab trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato (prive dei requisiti per la trasformazione in Asp) iscritte nel Registro delle persone giuridiche, le associazioni di volontariato, gli enti culturali ecc.
Non sono ammessi all'esonero, oltre i rapporti di apprendistato, le strutture che hanno natura pubblica, come le istituzioni educative pubbliche, le università non statali legalmente riconosciute e qualificate come enti pubblici, le strutture sanitarie ospedaliere ecc. Inoltre, come principio di carattere generale, gli incentivi all'occupazione non spettano quando l'assunzione costituisce l'attuazione di un obbligo precedente stabilito dalle leggi o dalla contrattazione collettiva.
Le nuove assunzioni di giovani, di età fino a 36 anni, devono avvenire con "contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti". Dal prossimo anno la fascia limite di età scende ai 30 anni.

50-100%. L'agevolazione ammonta al 50% dei contributi utili per il pensionamento (aliquota Ivs) dovuti sulle retribuzioni del nuovo assunto, per un periodo di 36 mesi e per un massimo di 3.000 euro l'anno. Lo sgravio sale al 100% nei casi di alternanza scuola-lavoro avvenuta nei sei mesi precedenti presso lo stesso ente, oppure per l'acquisizione di un diploma di istruzione o di specializzazione, fino a un massimo di 3.000 euro l'anno. È sempre dovuto il contributo Inail intero. Sono valide per l'esonero sia le nuove assunzioni sia le trasformazioni di rapporti a termine.
Seminari e collegi. Per le strutture di vita comunitaria l'esonero si applica per l'assunzione di operai, impiegati e quadri. Non si applica invece per l'assunzione di dirigenti e per quella di lavoratori domestici da impiegare nelle stesse strutture. La contribuzione delle colf, infatti, non è registrabile dall'Inps attraverso le procedure UniEmens per i datori di lavoro dipendente.
Verifica Inps. L'Istituto offre on-line una procedura di verifica delle condizioni utili per usufruire dell'agevolazione. L'Associazione dei Consulenti del Lavoro segnala che un'anomalia fra i dati da inserire esclude alcuni degli aventi diritto di poter accedere all'esonero.