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Enrico II. Il volto di una politica che si mette al servizio

Matteo Liut mercoledì 13 luglio 2022
Il Medioevo, età così spesso sottovalutata, ci consegna oggi una lezione di coerenza e coraggio che arriva dritta al cuore della vita politica del nostro Paese. Lo fa attraverso la figura di sant'Enrico II, che fu imperatore del Sacro Romano Impero tra il 1014 e il 1024. La sua testimonianza, ancora oggi profetica, mostra il volto di una politica che sa mettersi al servizio, soprattutto di chi ha più bisogno, e che vive i valori che proclama. Era nato nel 973 in Baviera, a Bamberga, e venne educato dai canonici di Hildesheim, poi dal vescovo di Regensburg, san Wolfgang. Prima duca di Baviera, nel 1014, quando era re di Germania e d'Italia, papa Benedetto VIII lo incoronò a guida del Sacro Romano Impero. Saggio mediatore e riformatore dei costumi anche tra gli esponenti del clero, Enrico ebbe tra i suoi consiglieri anche l'abate di Cluny, Odilone. Nella sua opera fu sostenuto dalla moglie, santa Cunegonda, con la quale condivise uno stile di vita profondamente coerente con la fede e il Vangelo. Morì nel 1024 nella Bassa Sassonia e venne canonizzato nel 1146 da papa Eugenio III.
Altri santi. Sant'Esdra, sacerdote (V sec. a.C.); santa Clelia Barbieri, vergine (1847-1870).
Letture. Romano. Is 10,5-7.13-16; Sal 93; Mt 11,25-27.
Ambrosiano. Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 8,19-21.
Bizantino. 1Cor 2,9b-3,8; Mt 13,31-36a.