Rubriche

“Ennio” di Tornatore ora vibra anche in tv

Andrea Fagioli domenica 10 aprile 2022
Il tempo dettato da un metronomo apre il bellissimo docufilm Ennio, che Giuseppe Tornatore ha dedicato al grande Morricone. Quell'immagine e quel suono ci introducono in un'opera straordinaria di montaggio: un montaggio sincopato, debitore alle regole della musica più che a quelle del cinema. Il regista ha messo insieme tantissime testimonianze, a partire da quella portante del protagonista fino a quelle di Morandi, Paoli, Bertolucci, Verdone, Stone, Tarantino…, che si integrano una con l'altra a grande ritmo. È così che mentre Morricone ricorda o accenna a un tema musicale, un cantante o un regista lo completa, o viceversa. Anche per questo, oltre che per i contenuti e la piacevolezza di riascoltare brani che hanno fatto la storia del cinema e della musica leggera, le due ore e mezzo del docufilm scorrono particolarmente bene e da questo fine settimana sono a disposizione degli abbonati di TimVision. Infatti, dopo il grande successo in sala, dove è rimasto pochi giorni, il lavoro di Tornatore è arrivato sulla piattaforma streaming per proporre questo ritratto a tutto tondo del musicista più popolare e prolifico del secolo scorso, autore di quasi 500 colonne sonore. Un lavoro ricco di storie molto belle come l'amicizia con Sergio Leone e la consacrazione di Morricone come musicista con i film della trilogia del dollaro e soprattutto con C'era una volta in America. Ma la cosa forse più commovente è il rapporto con la moglie Maria. «Tutti i temi che scrivevo li facevo ascoltare prima a lei – racconta il maestro –. Se piacevano a lei, li proponevo». «Questa donna – a giudizio di Caterina Caselli – è stata madre, moglie e compagna di vita e ha vigilato sul talento del marito in un modo straordinario: ha creato un perimetro di difesa affinché il genio di Morricone fosse libero».