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Egidio. Testimone della fiducia che costruisce il domani

Matteo Liut domenica 1 settembre 2019
Il cristiano non guarda al futuro con paura, ma pensa al domani come un dono da custodire e far crescere nel segno della fiducia. Uno stile che il culto popolare ha associato, tra gli altri, anche all'antica figura di sant'Egidio, eremita e abate vissuto nel sud della Francia tra il VI e l'VIII secolo. I suoi dati biografici si perdono nei racconti leggendari, che lo vogliono originario di Atene, ma la fede semplice dei credenti gli ha affidato un compito prezioso: la protezione dalla paura. Forse in parte questo è legato al racconto che lo ritrae eremita, lontano dal mondo, tra Arles e Nimes, nutrito da una cerva con il proprio latte. Un giorno il re in persona cercò di colpire con una freccia l'animale durante una battuta di caccia, ferendo però Egidio (Gilles in francese). Per farsi perdonare il sovrano donò all'uomo il terreno sul quale sorse poi un'importante abbazia.
Altri santi. San Giosuè, patriarca (XII sec. a.C.); san Prisco di Capua, vescovo (V sec.).
Letture. Sir 3,19-21.30-31; Sal 67; Eb 12,18-19.22-24; Lc 14,1.7-14.
Ambrosiano. Is 30,8-15b; Sal 50; Rm 5,1-11; Mt 4,12-17.