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Ilario e Taziano. Due «semi di Vangelo» per Aquileia e l'Europa

Matteo Liut giovedì 16 marzo 2017
I santi Ilario (oppure anche Ilaro o Ellaro) e Taziano rappresentano due autentici pilastri per la Chiesa di Aquileia, centro di diffusione del Vangelo non solo nel Nordest della nostra Penisola ma anche nel cuore dell'Europa. Il nome di Ilario, che appare nel Martirologio geronimiano, coincide con quello del secondo vescovo dei cataloghi aquileiesi e secondo un'antica tradizione egli fu associato nel martirio al “suo” diacono Taziano. La data della loro morte dovrebbe essere il 16 marzo 284, cioè durante il regno dell'imperatore Numeriano che rimase sul trono tra il 283 e il 284. Ad Aquileia la loro memoria era affidata a un “martyrium” risalente al IV secolo. Per la Chiesa locale i due santi erano talmente importanti che nel 568 davanti all'invasione longobarda il patriarca Paolino fuggì nella vicina isola di Grado portando con sé anche le loro reliquie.
Altri santi. Sant'Eusebia, badessa (VII sec.); san Giovanni de Brebeuf, martire (1593-1649).
Letture. Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31. Ambrosiano. Gen 18,1-15; Sal 118 (119),49-56; Pr 7,1-9.24-27; Mt 6,1-6.