Rubriche

Domenico di Silos. I beni della Chiesa appartengono ai poveri, non ai potenti o ai sovrani

Matteo Liut venerdì 20 dicembre 2019
I beni della Chiesa appartengono ai poveri, non ai potenti o ai sovrani: per difendere questo principio san Domenico di Silos, monaco vissuto nell'XII secolo, dovette fuggire dalla terra natale, Navarra, dove era nato attorno all'anno mille. Da abate a San Millán de la Cogolla si era rifiutato di pagare un ingiusto tributo al sovrano di quella regione, Garcia III: le ricchezze dell'abbazia erano per i poveri, non per i re, gli fece sapere. Fu così costretto a rifugiarsi in Castiglia, dove il re Ferdinando il Grande gli affidò il monastero di Silos, che era in rovina. Ben presto Domenico ne fece un centro fiorente non solo per la spiritualità ma anche per l'attività di assistenza e promozione sociale a favore soprattutto dei bisognosi del territorio circostante. Ma il suo più grande sforzo lo mise nella liberazione dei cristiani resi schiavi dai saraceni. Un'opera che, dopo la sua morte nel 1073, gli valse l'accostamento al Cid Campeador, liberatore della Spagna.
Altri santi. San Zeffirino, papa e martire (III sec.); san Liberato, martire (III sec.).
Letture. Is 7,10-14; Sal 23; Lc 1,26-38.
Ambrosiano. Rt 2,19-3,4a; Sal 51 (52); Est 7,1-6;8,1-2; Lc 1,57-66.