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Domenico di Guzman. L'impegno dell'annuncio La coerenza di una vita

Matteo Liut sabato 8 agosto 2020
Vivere ciò che si annuncia per annunciare ciò che si vive: potrebbe essere riassunto così il mandato che san Domenico di Guzman ha lasciato non solo al suo Ordine ma a tutti i cristiani. Nato nel 1170 a Caleruega in Spagna, Domenico decise di adottare fin da giovane uno stile fatto di povertà e austerità, convinto della urgente necessità per la Chiesa di recuperare la purezza evangelica originaria. Un orizzonte che pose tra le basi dell'Ordine dei Frati Predicatori, fondato a Tolosa nel 1215. Il frutto dell'opera di san Domenico era di fatto una forma religiosa nuova, basata sulla Regola agostiniana, e dedicata alla predicazione itinerante: fu il primo ordine clericale mendicante. I Domenicani, poi, erano chiamati a una serie di osservanze di tipo monastico, accompagnate da uno studio approfondito. Il fondatore morì nel convento di Bologna nel 1221. Gregorio IX, legato a Domenico da una profonda amicizia, lo canonizzò il 3 luglio 1234.
Altri santi. Sant'Eusebio di Milano, vescovo (V sec.); santa Maria Elena MacKillop, religiosa (1842-1909).
Letture. Nm 20,1-13; Sal 94; Mt 16,13-23.
Ambrosiano. 1Sam 26,3-14a.17-25; Sal 72 (73); Lc 10,25-37.