Disoccupati, l'onda dei «ridotti»
L'ultima rilevazione dell'Istat sullo stato dell'occupazione a chiusura del 2008 anticipa di fatto l'ondata delle indennità di marzo. Lo scorso anno le persone disoccupate sono aumentate di 120 mila unità, portando il tasso annuale di disoccupazione al 6,7%. Unico sollievo, la disoccupazione femminile in controtendenza. Appena due anni fa, il tasso dei disoccupati era sceso nel primo trimestre al 5,7%, toccando il livello più basso degli ultimi quindici anni.
Le ultime modifiche. Le nuove domande "con requisiti ridotti", in arrivo in questi giorni, si riferiscono in particolare a periodi di disoccupazione tutti riferiti al 2008. Per la precisione, alle attività lavorative durate almeno 78 giornate, anche non continuative, comprese quelle festive e le giornate di congedo per malattia, maternità ecc.
La legge n. 2 dello scorso gennaio ha ritoccato le regole della materia. Ha previsto che la durata massima del trattamento ai lavoratori "sospesi per crisi aziendali od occupazionali" non possa superare 90 giornate di indennità nel corso dell'anno solare. Questo parametro sarà applicato alle indennità liquidate nel 2009 anche se in relazione alle attività svolte nel corso del 2008.
L'importo mensile dell'indennità non può superare gli 858,58 euro lordi (oppure 1.031,93 euro se la retribuzione del disoccupato è stata superiore a 1857,48 euro).
Il nuovo trattamento non si applica ai lavoratori già occupati presso aziende che hanno ottenuto la cassa integrazione. Esclusi anche a) i lavoratori con contratti di lavoro a tempo indeterminato ed inseriti in sospensioni del lavoro programmate, b) i contratti di lavoro a tempo parziale verticale, c) le dimissioni volontarie, salvo per giusta causa.
In ogni caso, tutti i disoccupati "con requisiti ridotti" devono essere assicurati all'Inps almeno da due anni ed avere almeno un contributo settimanale accreditato prima del 2007.