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Dio non desiste

José Tolentino Mendonça sabato 13 aprile 2019
La storia della salvezza è una storia in controciclo, del tutto inattesa. Perché, se ognuno di noi dovesse - immaginiamo - scrivere una narrazione, preparare una relazione o girare un film su una grande avventura, quale protagonista sceglierebbe? Certamente penseremmo a quanto sono esigenti le avventure, anche in termini fisici, a quanta libertà di movimento richiedono e quanta forza per vivere le gesta più arrischiate, simili a quelle che la Scrittura ci racconta. E naturalmente avremmo la tendenza a prediligere una persona giovane, che si muovesse con energia e rapidità, pronta a tutto e con quella capacità di sognare che noi attribuiamo alla stagione dei vent'anni. Invece sono curiose le opzioni di Dio. In contrasto con le nostre considerazioni, egli sceglie un pensionato, uno che darebbe per esaurita la propria carriera e che si riterrebbe infine destinato a vivere tranquillamente la vita che gli rimane. A costui Dio dice: «Vattene dalla tua terra, verso la terra che io ti indicherò». Di più: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle... Tale sarà la tua discendenza». Questa disponibilità a guardare le stelle va bene per gli innamorati o quando si ha una certa naïveté, ma poi nessuno ha più tempo per questo, soprattutto in età adulta. Eppure, la bellezza della nostra vita sta nel fatto che Dio non desiste mai da essa. Per questo Abramo è chiamato padre dei credenti.