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Dante in tv tra Pif e il caos di Focus

Andrea Fagioli mercoledì 15 settembre 2021
La tv ha reso e sta rendendo omaggio a Dante Alighieri nel settimo centenario della morte avvenuta a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321. Nel giorno anniversario si sono visti anche esperimenti curiosi, non sappiamo però quanto efficaci, come quello di Focus (canale 35 del digitale terrestre), che dal primo mattino del 13 settembre alla mezzanotte di ieri, sotto al titolo Mediaset per Dante, ha mandato in onda il testo integrale della Divina Commedia. Le terzine del capolavoro si sono succedute al ritmo di 31 secondi per complessive 41 ore in uno spazio alla base dello schermo, mentre sul lato sinistro si leggeva la Cantica e il Canto a cui appartenevano. Di fatto una cornice dantesca alla regolare programmazione di Focus. Un'iniziativa originale, dall'intento lodevole, ma leggere un testo difficile come quello della Divina Commedia e vedere al contempo il programma al momento in onda non era facile. Molto più semplice è stato seguire i vari documentari che lunedì sera si sono succeduti ad esempio su Rai 5 per poi concentrarci sul Dante confidential in onda alle 23.15 su Rai 3, che si annunciava un po' fuori dagli schemi grazie alla conduzione dello scanzonato e irriverente Pif (alias Pierfrancesco Diliberto). In effetti quello che emerge dal lavoro diretto da Simona Risi (soggetto di Didi Gnocchi, testi di Arianna Marelli e Marzio Mian, realizzato in collaborazione con la Regione Toscana e l'Agenzia regionale Toscana promozione turistica) è senza dubbio un Dante più “confidenziale”, una sorta di icona pop. In questo Pif ci mette del suo dialogando, ad esempio, con la statua del Sommo Poeta in Piazza Santa Croce a Firenze. Ma poi, per tratteggiarne il vero profilo, non è stato possibile rinunciare a studiosi come Franco Cardini o a registi come Pupi Avati, che proprio in questi giorni sta realizzando il sogno della sua vita: un film su Dante Alighieri.