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Fulvio Fulvi. Dama, sfida di Bocelli contro le ludopatie

AA. VV. venerdì 29 gennaio 2016
Due giocatori si affrontano muovendo ciascuno dodici pedine su una scacchiera quadrata composta da 64 quadretti. Chi non si è mai cimentato nella “dama”? È quell'«umile gioco che mette alla prova, più degli altri, le superiori attitudini dell'intelletto riflessivo» come ha scritto Edgar Allan Poe nel racconto Gli omicidi della Rue Morgue. E proprio per questo la dama può aiutare chi di gioco si ammala, come ha voluto dimostrare ieri mattina il torneo al quale hanno partecipato, a Forte dei Marmi (Lucca), il cantante Andrea Bocelli e il pluricampione del mondo di dama inglese, Michele Borghetti, insieme con gli studenti del liceo scientifico Chini-Michelangelo. L'iniziativa ha voluto dare un forte segnale ai giovani su cosa e come si possono usare cervello e capacità umane, scoraggiando comportamenti devianti che, nei casi peggiori, portano alla ludopatia, fenomeno oggi purtroppo assai diffuso. La gara è iniziata con la partita in simultanea di Borghetti su 15 tavoli e contro altrettanti studenti selezionati dalla scuola. I due concorrenti con il miglior punteggio sono passati a un secondo turno nel quale sono stati sfidati da Borghetti, bendato, che alla fine dell'incontro ha ripetuto a memoria tutte le mosse effettuate nelle scacchiere. Lo studente meglio classificato ha avuto accesso alla terza fase in cui si è cimentato con il «campionissimo» e, in contemporanea, con Bocelli. Festa della mente, gioia per l'anima. E una risposta concreta del Comune toscano dove il sindaco Umberto Buratti ha disposto una drastica riduzione degli orari delle sale da gioco.