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Coletta Boylet. Dalla sua inquietudine una riforma preziosa

Matteo Liut domenica 6 marzo 2016
Attorno alla vita di santa Coletta Boylet la tradizione ha tramandato numerosi racconti di eventi prodigiosi, a partire dalla sua stessa nascita, “donata” ai genitori in tarda età. Di certo questa donna determinata fu non solo una mistica ma anche una riformatrice: all'interno della grande famiglia delle Clarisse indicò con forza il ritorno alle origini del carisma, a una fedeltà più stretta all'eredità di santa Chiara. Nata nel 1381 a Corbie, fu chiamata Nicoletta – da cui Coletta –, in onore di san Nicola. A 18 iniziò il suo originale percorso religioso, segnato dall'inquietudine; solo nel 1406 indossò il velo da clarissa, ricevuto dalle mani di Benedetto XIII, il quale autorizzò l'opera riformatrice cui lei si sentiva chiamata. Dopo i primi duri ostacoli la sua opere ebbe frutti: fondò 17 monasteri. Morì nel 1447.Altri santi. San Marciano di Tortona, vescovo e martire (II sec.); beata Rosa da Viterbo, vergine (1233-1251).Letture. Gs 5,9-12; Sal 33; 2 Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32.Ambrosiano. Es 17,1-11; Sal 35; 1 Ts 5,1-11; Gv 9,1-38b.