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Pietro Claver. Dalla parte degli schiavi condividendone la sorte

Matteo Liut venerdì 9 settembre 2016
Apostolo degli schiavi, testimone della speranza in mezzo a chi si vedeva privato non solo della libertà ma anche della dignità: san Pietro Claver è un santo che parla ancora oggi là dove gli uomini vengono oppressi e finiscono schiacciati da "interessi superiori". Nato a Verdù in Spagna, il 25 giugno 1580, entrò nella Compagnia di Gesù dopo aver pronunciato i primi voti nel 1604. Tra il 1605 e il 1608 studiò filosofia a Palma di Maiorca. Venne ordinato prete a Cartagena (oggi in Colombia) nel 1616 e da missionario dedicò il proprio ministero pastorale agli schiavi neri, deportati dall'Africa. Sulle coste americane, infatti, venivano fatti sbarcare migliaia di schiavi, quasi tutti giovani ma condannati a una morte precoce. Claver pronunciò il voto di essere «sempre schiavo degli Etiopi» (all'epoca così si chiamavano tutti i neri). Ammalato di peste, morì nel 1654.Altri santi. San Ciarano il Giovane, abate (VI sec.); beato Giorgio Douglas, martire (XVI sec.). Letture. 1Cor 9,16-19.22-27; Sal 83; Lc 6,39-42. Ambrosiano. 1Pt 2,13-25; Sal 22; Lc 16,19-31.