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Cesario di Nazianzo. Dal dramma oscuro del terremoto la scelta di una vita nella luce di Dio

Matteo Liut sabato 25 febbraio 2023
Incontrare Dio nel dramma provocato da un terremoto nell’odierna Turchia: fu questa l’esperienza che portò san Cesario di Nazianzo, medico vissuto nel IV secolo, a chiedere di essere “immerso” nella vita divina attraverso il Battesimo. Era nato nel 330 a Nazianzo in una famiglia di santi (sia il padre, che la madre e il fratello Gregorio sono venerati come tali), aveva studiato a Cesarea di Cappadocia e poi ad Alessandria d’Egitto, diventando medico di corte a Costantinopoli per volere dell’imperatore Costanzo. Fu confermato in questo ruolo dal successore, Giuliano l’Apostata, che però tentò di riportarlo al paganesimo. Nel 368 divenne questore della Bitinia: era un catecumeno ma dopo essere sopravvissuto al sisma che distrusse Nicea chiese di essere battezzato e si dedicò alla preghiera. Morì l’anno successivo, nel 369. Il fratello Gregorio tenne un’orazione funebre dalla quale conosciamo i particolari della sua vita. La sua esperienza ci fa capire che non è mai troppo tardi per trovare una prospettiva nuova e aperta all’infinito nel nostro cammino esistenziale. Se la fede è, infatti, un sostegno che riempie e dona senso alle nostre esistenze nel quotidiano, nei drammi e nelle sofferenze la luce del Vangelo diventa una risorsa ancora più preziosa che apre alla speranza. Altri santi. San Luigi Versiglia (1873-1930) e san Callisto Caravario (1903-1930), vescovo e sacerdote, martiri. Letture. Romano. Is 58,9-14; Sal 85; Lc 5,27-32. Ambrosiano. Es 35,1-3; Sal 96 (97); Eb 4,4-11; Mc 3,1-6. Bizantino. 2Tim 2,1-10; Mc 2,23-3,5. t.me/santoavvenire