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Giovanna di Valois. Da regina di Francia a «missionaria di Maria»

Matteo Liut giovedì 4 febbraio 2016
I 22 anni trascorsi da santa Giovanna di Valois (1464-1505) accanto a un uomo – Luigi d'Orléans, poi Luigi XII re di Francia – che l'aveva sposata solo per ragioni politiche, sono l'esempio di ciò che oggi viene definita "resilienza". Una resistenza attiva, un "tenere duro" in vista di un obiettivo più alto, di una vocazione coltivata nell'intimità che poté esprimersi solo dopo il riconoscimento della nullità di quel matrimonio d'interesse. Dopo la rottura del legame con il re, la fondatrice era diventata duchessa di Berry e aveva amministrato il suo ducato con estrema attenzione per i bisognosi. Ma a Giovanna non bastava, perché portava dentro fin da piccola una "missione mariana", che si realizzò nella fondazione dell'ordine della Santissima Annunciazione della beata Vergine Maria a Bourges nel 1500: nel 1504 anche la fondatrice emise la professione religiosa.Altri santi. Sant'Eutichio di Roma, martire; san Giovanni de Britto, gesuita e martire (1647-1693).Letture. 1 Re 2,1-4.10-12; 1 Cr 29,10-12; Mc 6,7-13.Ambrosiano. Sap 18,20-25a; Sal 104; Mc 11,15-19.