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Ilario di Poitiers. Da pagano a vescovo e apostolo della verità

Matteo Liut mercoledì 13 gennaio 2016
Dopo la persecuzione è l'eresia la più grave minaccia alla vita della Chiesa: l'errore, infatti, divide, crea correnti e fazioni, distorce la realtà di Dio, allontanandola dall'uomo. Ecco perché i pastori e i pensatori dei primi secoli rappresentano ancora oggi non solo dei preziosi "dottori" della teologia, ma continuano a garantire l'unità e quindi la credibilità dei credenti. Tra le più note di queste antiche colonne della Chiesa vi è sant'Ilario di Poitiers, nato attorno al 315, da pagano era prima approdato al neoplatonismo per poi trovare la propria casa nella fede cristiana. Poco dopo il Battesimo venne acclamato vescovo di Poitiers. Tra gli errori più diffusi s'impegnò contro l'eresia ariana attraverso le sue opere, la più famosa delle quali è il "De Trinitate". Morì nel 367; Pio IX lo ha proclamato dottore della Chiesa.Altri santi. Beata Veronica da Binasco, vergine (1445-1497); beato Emilio Szramek, sacerdote e martire (1887-1942).Letture. 1 Sam 3,1-10.19-20; Sal 39; Mc 1,29-39.Ambrosiano. Sir 43, 9-18; Sal 103; Mc 1,21-34.