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Valeria Chianese. Da Napoli l'acqua per famiglie di Gaza

AA. VV. sabato 20 agosto 2016
L'Abc 'Acqua Bene Comune', l'azienda del servizio idrico di Napoli, arriva in Medio Oriente, in una delle terre più martoriate: la Striscia di Gaza. La società promuove infatti il progetto "Acqua bene comune per Gaza", che ha l'obiettivo di riportare l'acqua dove la guerra ha lasciato alla popolazione locale una terra arida e sprovvista di una rete idrica funzionate. Circa cinquecento famiglie, composte in media da 6,5 persone, potranno così avere acqua pulita e potabile. Il compito dell'Abc sarà di aiutare la Onlus Oxfam nella fornitura dei serbatoi, che oggi sono 94 e insufficienti al fabbisogno della popolazione locale.Maurizio Montalto, presidente dell'Abc, ha dichiarato di aver «deciso di finanziare dei progetti internazionali affinché sia garantito il diritto umano naturale all'accesso all'acqua potabile in territori nei quali migliaia di persone e di bambini vivono una tremenda privazione». L'azienda, ha precisato, è «riuscita a mettere in piedi un esperimento democratico molto forte che deve estendersi oltre i confini di questa città e di questa regione», anticipando che si andrà avanti: Abc, appena il Consiglio comunale approverà il bilancio, come da statuto devolverà una parte degli utili alle Onlus che ci invieranno progetti per la difesa dei beni comuni e il rispetto dei popoli. La municipalizzata è del resto già impegnata su diversi programmi internazionali, quali la realizzazione di quattro pozzi per l'estrazione d'acqua in Malawi e di una cisterna in Etiopia.