Rubriche

Camillo de Lellis. Da giovane difficile ad apostolo dei malati

Matteo Liut domenica 14 luglio 2013
Ci sono vite che sembrano scritte da un romanziere per dare sollievo e speranza a chi vive pesi quotidiani o drammi esistenziali. Come quella di san Camillo de Lellis, il cui percorso conobbe un inizio rovinoso: nato nel 1550 a Bucchianico, nei pressi di Chieti, infatti, fu soldato di ventura ma perse i propri averi al gioco. La sua luce la ritrovò mettendosi al servizio dei Cappuccini di Manfredonia. Si convertì ed entrò nell'ordine, ma una vecchia ferita che non guariva lo costrinse al ricovero presso l'ospedale di San Giacomo degli Incurabili di Roma. Qui avvenne la seconda conversione: quella ai malati e sofferenti ai quali dedicò tutta la sua vita. Divenuto sacerdote nel 1584, fondò la «Compagnia dei ministri degli infermi». Morì nel 1614.Altri santi. Santa Toscana, vedova (1280-1343); beata Angelina da Montegiove, vedova (1377-1435). Letture. Dt 30,10-14; Sal 18; Col 1,15-20; Lc 10,25-37. Ambrosiano. 1 Sam 8,1-22a; Sal 88; 1 Tm 2,1-8; Mt 22,15-22.