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Cumulo contributi, è ancora allarme

Vittorio Spinelli martedì 15 novembre 2011
Aumenta giorno dopo giorno il numero dei lavoratori delusi ed amareggiati dalla riforma previdenziale del 2010 (legge 122) che condiziona le operazioni di ricongiunzione di contributi, comprese quelle che in precedenza erano gratuite, al pagamento di somme considerevoli. L'introduzione del nuovo onere è apparsa opportuna come corollario alla cancellazione del cumulo gratuito, consentito dalla vecchia legge 322/58, preso d'assalto dai dipendenti del settore pubblico. Tuttavia i calcoli degli enti previdenziali, per poter unificare contributi versati in gestioni diverse, presentano importi particolarmente onerosi, insostenibili anche per chi percepisce redditi di fascia alta, e colpiscono indistintamente tutte le categorie lavorative in qualsiasi ente assicurate. Le proteste prolungate provenienti da diversi settori, contro il salasso delle nuove ricongiunzioni, sono sfociate in un formale invito al Governo (mozione Cazzola-Gnecchi approvata all'unanimità da tutte le forze politiche in Parlamento) per cancellare ogni ostacolo alle forme di cumulo di contributi, non esclusa la totalizzazione, e per ripristinare la precedente norma – la legge 29/1979 – che prevedeva la gratuità delle operazioni di trasferimento in entrata nell'assicurazione generale dell'Inps. Il nuovo quadro politico emerso in questi giorni apporta tuttavia altri elementi di incertezza sul futuro della mozione Cazzola. Il ripristino della gratuità del cumulo, già dovuto come misura di equità, potrebbe tuttavia rappresentare una giusta compensazione in previsione di ulteriori restrizioni previdenziali.
Fondi elettrici, telefonici, volo. Numerosi i lavoratori del settore elettrico, telefonico ed i piloti, già iscritti ai soppressi Fondi speciali dell'Inps, che, a causa del costo del cumulo, devono subire limitazioni nella continuità dei contributi verso la pensione. Tuttavia l'Inps ha individuato un'ultima opportunità per il cumulo gratuito. Si tratta dei lavoratori che non avevano raggiunto tutti i requisiti per la pensione entro il 30 luglio 2010, giorno precedente l'entrata in vigore del cumulo a pagamento. Gli interessati possono tuttora ottenere il trasferimento gratuito della posizione contributiva nella assicurazione generale (a.g.o), anche se avevano già avviato la pratica onerosa, a patto di presentare la nuova domanda entro il prossimo 19 novembre.
Fondo ferrovieri. Anche il nuovo Fondo ferrovieri, costituito presso l'Inps dall'anno 2000, è soggetto ad operazioni onerose (circ. 142 del 2010). Pur apparendo in situazione analoga a quella degli elettrici e dei telefonici, per gli iscritti al Fondo non si procede ad un trasferimento di contributi ma alla costituzione di una posizione contributiva all'interno dell'assicurazione generale Inps. Un'operazione tecnicamente diversa, ma questa differenza tra le gestioni previdenziali esclude per i ferrovieri la facoltà di potersi avvalere del trasferimento gratuito ora in scadenza.