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Crociera e 5 ragazzi, quell'amore distorto

Andrea Fagioli giovedì 20 maggio 2021
Per gli appassionati della cosiddetta ricerca dell'anima gemella in tv, la prima serata di martedì ha offerto un'occasione ghiotta: su Real Time debuttava Prima appuntamento Crociera (derivazione dall'omonimo programma senza navi sponsor), mentre su Sky 1 proseguivano gli episodi di Cinque ragazzi per me. Facendo registrare, in entrambi i casi, uno scatto in avanti rispetto alla miriade di prodotti analoghi riconducibili al ruolo di una televisione ruffiana (nel senso letterale del termine) che agevola gli altrui amori o presunti tali. Ma in questi due casi si va più sul concreto. In Primo appuntamento, infatti, l'incontro al buio tra coppie di sconosciuti (appositamente assortite dagli autori) si risolveva in una cena al ristorante. Solo in un secondo momento, attraverso alcune didascalie sui titoli di coda, venivamo a sapere cos'era successo nelle ore e nei giorni successivi. In Primo appuntamento Crociera c'è invece la possibilità che il dopocena finisca direttamente in cabina. Per cui la ricerca dell'anima gemella si trasforma nella ricerca della persona con cui andare a letto dopo la cena del primo appuntamento. E nel caso di martedì, in rispetto all'attuale politicamente corretto, la prima a finire in cabina è stata una coppia gay. In Cinque ragazzi per me lo scatto era già avvenuto con gli spasimanti che vivono subito in casa con la ragazza da conquistare, ma nella puntata di martedì si è andati ulteriormente avanti con la presenza di tre genitori single di bambini piccoli: la donna pretesa e due dei pretendenti. A parte questo, è fuori discussione che si possa conoscere una persona con una cena o con una convivenza di poche ore nella cattività delimitata dalle telecamere. Qualcuno replicherà che è tutto un gioco e noi continueremo a dire: sì è vero, questa gente va in tv solo per farsi vedere, ma con questi programmi passa comunque un'idea distorta dell'amore.