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Contributi e assistenza, novità per gli studi professionali

Vittorio Spinelli martedì 26 maggio 2015
Sul mondo delle libere professioni si addensa in questi giorni una serie di provvedimenti che investono i singoli professionisti e, nel complesso, l'attività degli studi professionali.Psicologi. Il modello F24 per pagare tasse e contributi aggiunge alla lista dei suoi utilizzatori l'Enpap, la cassa di previdenza degli psicologi in libera professione, grazie ad una convenzione con l'Agenzia delle Entrate. L'accordo entrerà in vigore il 6 luglio, offrendo così agli iscritti alla Cassa la facoltà di compensare i contributi pensionistici dovuti all'Enpap con somme a credito con il fisco oppure con la stessa cassa. L'Agenzia delle Entrate farà conoscere nei prossimi giorni i codici tributo identificativi per i versamenti destinati all'Enpap.Ingegneri e architetti. I professionisti iscritti ad Inarcassa, non pensionati, che prevedono di non superare quest'anno un reddito superiore a 15.724 euro possono non versare il contributo soggettivo minimo, pagando invece solo il 15% sul reddito effettivo per il 2015. Il versamento ridotto dovrà essere effettuato entro il 31 dicembre 2016. Per utilizzare questa facoltà, occorre farne richiesta sul sito Inarcassa entro il prossimo 31 maggio.Medici. L'Enpam, l'ente di previdenza di medici e dentisti, precisa che la sentenza della Consulta sulla rivalutazione delle pensioni non riguarda gli assegni dell'Ente, che hanno continuato sempre a ricevere il pieno adeguamento al costo della vita.Contratto studi. È stata approvata dalle 19 associazioni di categoria aderenti a Confprofessioni la costituzione di una "Gestione assistenza professionisti", a completamento del recente rinnovo del Contratto collettivo di lavoro per gli studi professionali, valido per il periodo dal 2015 al 2018. La nuova gestione offrirà un ampio ventaglio di misure assistenziali, in campo sanitario ed antinfortunistico, non solo ai dipendenti che operano negli studi professionali ma, per la prima volta, agli stessi professionisti titolari, agli associati, collaboratori e praticanti, per un complesso di circa un milione e mezzo di persone.L'Assistenza professionisti richiede che per beneficiare delle prestazioni sia applicato nello studio del professionista-datore di lavoro (sia singolo sia associato) il contratto collettivo per gli studi professionali. Ricade sui datori di lavoro il finanziamento dell'iniziativa, con un modesto aumento della contribuzione dovuta agli enti Cadiprof ed Ebiprof, responsabili della gestione assistenziale. Le nuove tutele saranno operative presumibilmente entro il prossimo ottobre, cioè entro sei mesi dal rinnovo del contratto collettivo.