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Con Perseo il futuro è in cassaforte

Vittorio Spinelli martedì 2 ottobre 2012
Èoperativo da pochi giorni il nuovo fondo complementare delle pensioni dei dipendenti delle regioni, degli enti locali, delle camere di commercio e della sanità, intitolato a Perseo. Insieme ad Espero, l'omologo fondo per i dipendenti della scuola, e Sirio, il fondo complementare per i ministeriali ed il parastato, Perseo completa il secondo pilastro previdenziale per l'universo del pubblico impiego. I dipendenti delle autonomie locali interessati ad iscriversi devono compilare il "Modulo di adesione" in modalità on line sul sito www.fondoperseo.it oppure su modulo cartaceo. In entrambi i casi il documento va consegnato al proprio datore di lavoro.I contributi da versare a Perseo sono stabiliti dai singoli contratti di settore e comprendono quote a carico del datore di lavoro e dei lavoratori nonché quote di trattamento di fine rapporto maturate nell'anno.Il nuovo fondo liquiderà le pensioni integrative in base al rendimento dei contributi versati negli anni dagli iscritti, aggiungendo le quote versate dalla rispettiva amministrazione.Primo pilastro. In seguito alla soppressione dell'ex Inpdap, l'Inps provvede alla definizione delle pratiche previdenziali della previdenza obbligatoria per tutti i pubblici dipendenti. Secondo i programmi della dirigenza dell'Istituto, anche questa nuova attività deve essere gestita esclusivamente per via telematica, ma con una opportuna gradualità.Il passaggio dalla carta al computer avviene rispettando un calendario particolare secondo le singole prestazioni. Da questo 1° ottobre devono essere richiesti per via telematica le pensioni privilegiate dirette, le pensioni a carico di stati esteri, i riscatti ai fini del trattamento di fine servizio e di fine rapporto per gli iscritti Inadel (ora dipendenti degli enti locali), le richieste di soggiorno climatico dell'ex Enam per i dipendenti delle scuole statali, per gli orfani e i familiari. Tuttavia il canale cartaceo è ancora consentito fino a tutto il 2012.In merito alle pensioni privilegiate, che hanno lo scopo di risarcire le invalidità dipendenti da causa di servizio, diverse sentenze della magistratura hanno stabilito che la cessazione naturale del servizio (per il raggiungimento dell'età pensionabile ecc.) non è di ostacolo al riconoscimento di un'eventuale pensione di privilegio.Per gli iscritti dell'ex Inadel una recente nota ministeriale ha dato una prima risposta ai dubbi e alle diffide di molti dipendenti sulla legittimità della ritenuta per la buonuscita (il 2,50% applicato all'80% della retribuzione lorda). Secondo la nota, a partire dal 2011 il calcolo del trattamento di fine servizio non ha subito variazioni. Inoltre, per i dipendenti in regime di Tfr la contribuzione del 2,50% non è dovuta; il ministero ricorda però che a questa fascia di lavoratori è riconosciuto un incremento figurativo utile per il trattamento di previdenza. Sulla vicenda, tuttora controversa, si attende un parere definitivo dalla Corte costituzionale.