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Simplicio. Con la forza del Vangelo nelle tempeste della storia

Matteo Liut sabato 10 marzo 2018
Nei secoli il Vangelo ha saputo abitare nella tessitura quotidiana della storia dell'umanità, anche nei momenti di crisi. Proprio come fece – anche grazie al papa santo Simplicio – in uno dei momenti storici più delicati per il mondo occidentale antico: la caduta dell'Impero Romano. Il Pontefice, originario di Tivoli, guidò la Chiesa dal 468 al 483 e durante il suo Pontificato, nel 476, Odoacre depose l'ultimo imperatore, Romolo Augustolo. Ma Simplicio non si scoraggiò e s'impegnò a salvaguardare intatto il patrimonio della fede: affrontò le eresie come il monofisismo, sostenuta dall'imperatore d'Oriente Zenone; si adoperò per restaurare alcune chiese di Roma e per presidiare le basiliche cimiteriali; salvò alcuni importanti mosaici pagani dimostrando così che il Vangelo non è rifiuto ma accoglienza e dialogo.
Altri santi. Santi Caio e Alessandro, martiri (II-III sec.); san Macario di Gerusalemme, vescovo (III-IV sec.).
Letture. Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14.
Ambrosiano. Ez 36,16-17a.22-28; Sal 105; 2Cor 6, 14b-7, 1; Mc 6,6b-13 / Mt 17,1b-9.