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Cleto (Anacleto). Terzo Pontefice, icona antica di una storia con radici salde

Matteo Liut domenica 26 aprile 2020
Ricordare chi ci ha preceduto per consegnare alle generazioni future una storia dalle radici salde: questa è sempre stata la preoccupazione della comunità cristiana. Lo dimostrano santi come Cleto, terzo Papa dopo Pietro e Lino: a lui viene attribuita la costruzione di un’edicola sepolcrale, una “memoria”, lì dove fu sepolto Pietro negli Orti vaticani, che allora erano giardini, campi e terreni incolti. Di origine ateniese e Pontefice tra il 79 e il 90 circa, a lungo è stato “sdoppiato” in due diverse figure: Cleto e Anacleto. Grazie agli studi moderni basati sulle ricerche di Louis Duchesne, l’errore è stato correto: Cleto altro non è che l’abbreviativo di Anacleto. Gli viene attribuita anche una disposizione che non permetteva agli ecclesiastici di tenere i capelli lunghi: anticipazione, forse, di quella che divenne la “tonsura ecclesiastica”. Altri santi. San Raffaele Arnaiz Baron, religioso (1911–1938); beato Stanislaw Kubista, martire (1898–1940). Letture. At 2,14.22–33; Sal 15; 1Pt 1,17–21; Lc 24,13–35. Ambrosiano. At 19,1b–7; Sal 106 (107); Eb 9,11–15;Gv 1,29–34.